lunedì 23 febbraio 2015

DEDICATO ALLE ASSOCIAZIONE PRO VITA CHE NON COMPRENDONO LA DECISIONE DI EVITARE UNA NON VITA

Eccovi una testimonianza di una donna che vuole restare anonima: "Buongiorno, grazie per aver fatto un sito che parla di questo argomento, può essere un valido sostegno in una società contraddittoria, spesso ipocrita e pronta a colpire le fragilità altrui. Io ho interrotto la mia gravidanza in luglio 2014, alla 14+4 sett. Dopo la diagnosi di trisomia 21 sono caduta in una sensazione di terrore e la mia volontà di interrompere è risalita a galla chiara e forte senza alcun dubbio. Avevo 40 anni, ed era la mia prima gravidanza. Sono di origini calabresi, ma vivo da 8 anni in Veneto. Ho avuto un trascorso di vita molto travagliato intercorso da pochi periodi di serenità e felicità ritrovata con il mio compagno col quale sto assieme da tre anni.Una gravidanza serena poteva significare tantissimo per noi, la realizzazione di un desiderio vero e profondo. Non ce la siamo sentita proprio di andare avanti consapevoli che già in partenza avremmo messo al mondo un bambino con problemi di salute e ritardo mentale. La gente non può capire, e le associazioni pro vita mi danno solo fastidio perché non hanno nessun diritto di giudicare la vita di una coppia le loro risorse, le loro sensazioni, le loro coscienze e le loro idee di vita e non vita....a tutto questo è legato una vita che si sta formando ma che non è affatto autonoma dal corpo e soprattutto dall'animo della donna. Della mia interruzione di gravidanza ne sono a conoscenza solo i familiari, perché non oso offrire il tallone d'Achille a chi non può capire perché non ne può essere in grado. L'interruzione è avvenuta presso la Clinica ginecologica di Padova, la maggior parte di medici e infermieri sono stati cortesi e comprensivi, altre infermiere invece dure e scortesi. Ma mi aspettavo anche peggio vista la ritrosia di molti ambienti ospedalieri verso questo argomento. Ho superato quel periodo ma la cicatrice rimarrà sempre. Ciao, ancora grazie per il blog"

3 commenti:

  1. Ciao Laura,
    ti scrivo perchè 3 settimane fa ho effettuato un aborto terapeutico. Io ho solo 27 anni e anche io diagnosi di Trisomia 21. è stata come una doccia fredda, non ce lo aspettavamo proprio per niente. Da quando ci hanno dato la diagnosi al momento di decidere per l'aborto abbiamo riflettuto molto a lungo. è stata una decisione difficilissima, noi vogliamo cosi tanto un figlio, siamo una coppia fantastica...insieme stiamo benissimo, e il sogno di un figlio è ancora vivo dentro di noi. Grazie a Dio, al reparto di Ostetricia al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia sono stati tutti meravigliosi, dai dottori alle ostetriche, dal momento della diagnosi al momento dell'aborto (avvenuto con travaglio dolorosissimo). Ho trovato delle persone super competenti e molto umane. Sono passate tre settimane dall'aborto e sono state tre settimane orribili. Dolori e crampi ogni giorno, perdite ematiche molto abbondanti, depresssione e pianti infiniti.
    Da due giorni sto un po' meglio.
    Ora l'unico pensiero che ho è quello che vorrei tanto riprovarci, ma ho tanta paura che mi ricapiti di nuovo questo.
    Sono passati due anni da quando hai scritto tu, spero che adesso tu stia meglio! un abbraccio e scusa lo sfogo!

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  2. Scusatemi tutte per avervi risposto con così tanto ritardo, ma non sono stata bene. Non sono io Laura, che ho scritto questo post, ma un'altra donna che mi ha lasciato la sua testimonianza. Anonima,non scusarti di nulla, d'ora in poi sarò più oresente.

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